La Successione e il Testamento

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Che cos’è la successione?

La successione è quella procedura prevista e regolata dalla legge con la quale si realizza il trasferimento del patrimonio della persona defunta agli eredi. Si tratta, dunque, del subentro di un soggetto nella titolarità dei diritti di un altro soggetto.

Quando e dove si apre la successione?

La successione si apre al momento della morte. Il luogo dove si apre la successione è quello dell’ultimo domicilio del defunto ed è rilevante ai fini dell’individuazione degli uffici competenti per gli adempimenti burocratici da eseguire successivamente.  

Quanti tipi di successione esistono?

Esistono più tipi di successione:

  • la successione legittima o intestata, che si ha quando il defunto non ha fatto un valido testamento o, pur avendo fatto testamento, non abbia disposto del suo intero patrimonio;
  • la successione testamentaria (con testamento).

Qual è l’oggetto della successione?

L’oggetto della successione è costituito dall’intero patrimonio del defunto, vale a dire dal complesso dei suoi rapporti patrimoniali attivi e passivi.

Cos’è la successione testamentaria?

La successione testamentaria è quella successione che viene disciplinata dal testamento, ovvero da quell’atto con il quale il testatore esprime le proprie volontà su come attribuire il proprio patrimonio a uno o più eredi dopo la morte. Affinché un testamento sia valido è necessario che il testatore al momento della redazione sia maggiorenne, non interdetto e sia comunque capace di intendere e di volere. Il testamento può contenere tanto disposizioni di natura patrimoniale, quanto disposizioni di natura non patrimoniale (ad esempio è possibile riconoscere un figlio naturale).  Sempre nel testamento è anche possibile l’istituzione di un legato, che è una disposizione con la quale chi redige il testamento attribuisce a un soggetto un bene o un diritto determinato (ad esempio: lego al mio caro amico Mario Rossi la somma di euro 1.000; lego a Marco Bianchi la mia casa di Milano, lego alla mia amica Maria Rossi il mio anello di brillanti). Il beneficiario di un legato è detto legatario. Le differenze fondamentali tra legato ed eredità sono sostanzialmente due: in primo luogo, il legatario, al contrario dell’erede, non risponde dei debiti ereditari con il proprio patrimonio, e i creditori del defunto potranno far valere le proprie ragioni solo nei limiti del valore legato. In secondo luogo, il legato, diversamente dall’eredità, non necessita di essere espressamente accettato, producendo i suoi effetti immediatamente dopo la morte del testatore. Con il legato si può anche riconoscere la legittima a un familiare. In questo caso si parla di legato in sostituzione di legittima. Al legatario è sempre riconosciuto il diritto di rinunciare al legato e chiedere la legittima, acquisendo la qualità di erede; se, invece, preferisce conseguire il legato, perde il diritto a chiedere un’integrazione nel caso in cui il valore del legato sia inferiore a quello della legittima – salva diversa disposizione del testatore – e non acquista la qualità di erede.

Quanti tipi di testamento esistono? Come si fa testamento?

Il codice civile prevede tre tipi di testamento:

  1. il testamento olografo, che è quel testamento redatto direttamente dal testatore. Per essere valido è necessario che l’intero contenuto sia scritto a mano dal testatore e quindi datato e sottoscritto sempre a mano dallo stesso testatore. Non si possono quindi usare strumenti di scrittura meccanici o elettronici, quali ad esempio la macchina da scrivere o il computer e la stampante, né può essere scritto da un terzo sotto dettatura del testatore; il testamento olografo può essere conservato dallo stesso testatore oppure consegnato in deposito ad una persona di fiducia (di solito un notaio o un avvocato).
  2. il testamento pubblico, che è quel testamento ricevuto dal notaio, alla presenza di due testimoni, innanzi ai quali il testatore dichiara le sue volontà che sono riportate per iscritto dal notaio e conservate dallo stesso. Il termine “pubblico” quindi non significa che il contenuto del testamento sarà divulgato e reso noto, ma che verrà redatto da un pubblico ufficiale (il notaio);
  3. il testamento segreto, che è in parte un atto del testatore e in parte del notaio. Il testamento segreto può essere scritto oltre che dal testatore anche da terzi e anche con mezzi meccanici; il foglio su cui sono riportate le disposizioni testamentarie deve essere sigillato e consegnato a un notaio, che provvede a scrivere il verbale di ricevimento sul medesimo foglio o su un ulteriore involucro che lo contenga.

È possibile revocare il testamento?

Certamente. Qualunque sia la forma in cui è stato fatto, il testamento è un atto sempre revocabile, e vi sono più modi per farlo. Ad esempio, il testatore può sempre ritirare il proprio testamento olografo conservato dal notaio. Ancora, il testatore può revocare il precedente testamento facendone uno successivo con le nuove disposizioni. In tal caso sarebbe buona norma integrare le nuove disposizioni con la dizione “revoco ogni mia precedente disposizione testamentaria”. Ancora, un testamento olografo può anche essere revocato con la distruzione da parte del testatore. Si ricorda che se il testamento olografo è stato redatto in più originali devono essere distrutti tutti gli originali esistenti.

Che cos’è la pubblicazione del testamento olografo?

Chi è in possesso di un testamento olografo che gli è stato affidato in custodia dal testatore non appena ha notizia della sua morte deve presentare il testamento in originale a un notaio per la pubblicazione. La pubblicazione consiste nella redazione da parte del notaio di un verbale in cui è riprodotto per esteso il contenuto del testamento. Nel caso in cui il testamento olografo sia depositato presso un notaio, sarà lo stesso notaio su richiesta degli interessati a provvedere alla pubblicazione mediante la redazione del relativo verbale in forma di atto pubblico.